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Che cos’è l’aria cattiva? Ha a che fare con la difficoltà di concentrazione?

Chi supera il test di Stroop?

A scuola Sara scopre che da diversi anni si sta studiando come l’aria fresca può influenzare l’apprendimento e il lavoro. Per capire meglio i risultati, Sara e la sua classe faranno il test di Stroop. Sullo schermo del computer ci sono sei pulsanti grigi con la scritta: rosso, arancione, giallo, viola, blu o verde. Appena viene visualizzata una parola in uno di questi colori, si deve premere il pulsante corrispondente.

Per esempio: se la parola «blu» è scritta in rosso, si deve premere il pulsante rosso. Con questo test, i ricercatori hanno studiato anche l’effetto dell’aria viziata (cioè non fresca). I risultati hanno mostrato che più l’aria è viziata, più gli allievi sono lenti a reagire, un po’ come se fossero sotto l’effetto dell’alcol.

Puoi provare a fare il test di Stroop cliccando uno di questi link:

Test di Stroop, prova di concentrazione e reazione (faculty.washington)
- Test di Stroop online (memorize.link)

stroop test
stroop test

Sani ed efficienti grazie a un’aria di buona qualità

Ci sono tanti buoni motivi per garantire una buona qualità dell’aria negli ambienti. Se la qualità dell’aria è buona, riusciamo a concentrarci e a imparare meglio, tenendo più alta l’attenzione ed evitando distrazioni. Se prima arieggi l’ambiente, potresti persino riuscire a fare i compiti in meno tempo. Alcune persone che soffrono di emicrania e di allergie hanno meno disturbi quando i locali vengono arieggiati bene.

L’aria esterna è aria fresca

Ogni giorno respiriamo ingenti quantità d’aria ed è quindi importante che sia di buona qualità. In altre parole, vorremmo avere la sensazione di respirare aria fresca e naturale, che sia anche pulita. Nei locali la qualità dell’aria può essere buona solo se si arieggia bene, poiché l’aria esterna è aria fresca, pur non essendo del tutto pura perché contiene sostanze nocive.

frische Luft
frische Luft

Non sempre l’aria cattiva puzza

Gli arredi, come i mobili e i tappeti, rilasciano sostanze nell’aria. Lo stesso fanno i laptop e altrettanto le persone mentre respirano e quando sudano. Se in un locale è presente un gran numero di persone, l’aria diventa cattiva in breve tempo, soprattutto se lo spazio è ridotto. Più a lungo le finestre restano chiuse, più inquinanti si accumulano nell’aria.

Il nostro naso è un piccolo laboratorio in tempo reale che ci aiuta a scoprire rapidamente gli inquinanti presenti nell’aria. Tuttavia, non è affidabile. Avvertiamo l’odore dell’aria viziata solo quando, arrivando dall’esterno, entriamo in un locale dove l’aria è contaminata, oppure se l’aria è fortemente viziata. Al contrario, se ci troviamo all’interno della stanza e la contaminazione dell’aria aumenta gradualmente, non percepiamo nulla, perché ci abituiamo agli odori.

Quindi, avvertiamo l’odore dell’aria viziata solo quando entriamo in un locale oppure. Se invece la contaminazione dell’aria aumenta gradualmente, non ce ne accorgiamo.

Come migliorare: le regole di ventilazione dell’Ufficio federale della sanità pubblica

Una buona qualità dell’aria negli ambienti è importante, perché il nostro cervello può lavorare meglio e noi ci sentiamo bene e in forma. Nei locali la qualità dell’aria può essere buona solo se si arieggia a sufficienza.

In che modo? Arieggiare a fondo tutta l’abitazione (creando correnti d’aria). Aprire completamente tutte le finestre. Utilizzare i ferma finestre.

Per quanto tempo? 5–10 minuti. Se all’esterno la temperatura è gradevole, anche più a lungo. Nei giorni molto freddi, almeno 3 minuti.

Quante volte? Almeno tre volte al giorno: la mattina, dopo pranzo, dopo cena. Per garantire una buona qualità dell’aria nella propria stanza, se sono presenti più persone: arieggiare a fondo una volta all’ora (eventualmente creando correnti d’aria).


Errori frequenti

  • Attendere troppo prima di arieggiare.
  • Arieggiare per troppo poco tempo. Se non si arieggia a sufficienza, si ricambia solo una parte dell’aria viziata. L’aria nel locale resta contaminata anche dopo aver arieggiato e la qualità peggiora molto più rapidamente.
  • Non arieggiare in maniera efficace (non sufficientemente bene). Se, per esempio, si apre solo una finestra o la si apre solo leggermente o a ribalta, per completare il ricambio d’aria serve molto più tempo. Se d’inverno una finestra resta aperta a ribalta per molto tempo, le pareti possono raffreddarsi e sarà necessaria molta energia per riscaldare la stanza; inoltre, questa condizione favorisce la formazione di muffa.
offenes Fenster
offenes Fenster

Sapevi che...?

  • Nelle aule scolastiche o negli spazi di vita il contenuto di CO₂ non deve mai raggiungere livelli tali da mettere a rischio la salute o la vita.
  • L’aria è composta per il 78 per cento di azoto, il 21 per cento di ossigeno, lo 0,04 per cento di CO₂ (diossido di carbonio) e quasi l’1 per cento di altri gas.
  • La presenza di persone in un locale fa deteriorare rapidamente la qualità dell’aria. Con la respirazione e il sudore le persone rilasciano nell’aria ambiente più di 3000 sostanze, tra cui vapore acqueo e sostanze prodotte dal nostro metabolismo, p. es. CO₂. Un numero elevato di squame e di batteri si diffonde dalla nostra pelle nell’aria ambiente e un numero elevato di fibre si stacca dai nostri abiti. Se siamo raffreddati, quando respiriamo, starnutiamo e tossiamo diffondiamo anche virus.
  • Nelle classi scolastiche la contaminazione dell’aria aumenta rapidamente a causa del numero elevato di persone presenti nelle aule, tanto che è consigliabile arieggiare seguendo piani di ventilazione. Al sito «Aria fresca, idee chiare» (https://www.schulen-lueften.ch/it/benvenuto) trovi molte informazioni utili e le otto regole per arieggiare le aule scolastiche.
  • L’ossigeno è presente in quantità sufficienti anche negli ambienti dove l’aria è viziata.

Arieggiare con l’aiuto di misuratori di CO₂

I misuratori di CO₂ consentono di misurare la qualità dell’aria presente in un locale. Tuttavia, queste misurazioni non sono molto precise, poiché non rilevano tutti gli inquinanti, bensì solo il CO₂.

Quando ha senso utilizzare un misuratore di CO?

Un misuratore di CO₂ misura il CO₂, ossia un prodotto del metabolismo umano. In realtà, il CO₂ è solo una tra le oltre 3000 sostanze che l’uomo rilascia nell’aria mentre respira e quando suda. Anche le altre sostanze aumentano però di pari passo con il tenore di CO₂ . Pertanto, è possibile misurare il CO₂ a titolo rappresentativo per le altre sostanze prodotte dal metabolismo. Con un misuratore di CO₂ si misura quindi la qualità dell’aria ambiente di un locale in cui sono presenti delle persone.

Come si usa un misuratore di CO?

Non è necessario essere esperti. In genere, l’aria esterna ha un tenore di CO₂ pari allo 0,04 per cento o 400 ppm (particelle per milione). Il misuratore deve indicare il tenore di CO₂ in ppm. Prova a misurare il tenore di CO₂ all’esterno, in diversi punti. Esistono dispositivi che così facendo si regolano subito correttamente. Il tenore di CO₂ nei locali è basso come quello dell’aria esterna solo subito dopo aver arieggiato (qualità dell’aria ottima). Nella maggior parte dei casi, il suo valore è superiore anche dopo aver cambiato l’aria, per poi tornare ad aumentare. Se il tuo obiettivo è disporre di una buona qualità dell’aria e condizioni ideali per studiare, devi arieggiare quando il misuratore segna 1000 ppm o, al massimo, 1400 ppm. Arieggia sufficientemente a lungo, fino a far scendere il valore al di sotto di 500 ppm.

Misuratori di CO economici

I misuratori di CO₂ sono apparecchi semplici e utili. In Internet si trovano diversi modelli. Tramite flusso d’aira è possibile noleggiare un set di ottimo livello di misuratori AirLab.

Airlab Produktbild
Airlab Produktbild
Airlab Vernissage
Airlab Vernissage

Lunge Zürich (un’organizzazione non a scopo di lucro) vende nel suo webshop anche l’apparecchio rotronic per aule scolastiche.

Airlab Produktbild
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Quante volte al giorno arieggi la tua camera?